
Progettare con lo spazio, non attorno ad esso.
Tre ambienti molto diversi, un flusso narrativo. Dovevamo fare in modo che le location facessero parte del racconto, non solo sfondi. Bilanciare composizione, luce e movimento attraverso gli atti richiedeva precisione, contenimento e un forte ritmo visivo.
Scenografia teatrale, scultura classica e la geometria del silenzio.
I riferimenti erano architettonici e artistici: dai miti antichi alle installazioni contemporanee. Volevamo che ogni cornice si sentisse scolpita come una pausa sospesa nel tempo, dove la borsa diventa sia soggetto che scultura.
A volte le cose più silenziose lasciano l'impressione più profonda.
Sottovoce non grida. Risuona. Nella pietra, nell'ombra, nella texture celebra la poesia degli oggetti quando è dato loro spazio per respirare.
Prossimi progetti.
(2023-25©)