
Lasciando che il silenzio porti la narrazione.
Raccontare una storia senza dialogo, solo sguardi, ombre e presenza, ha significato ripensare il ritmo e la direzione. Dovevamo costruire tensione senza rumore, emozione senza eccesso. Ogni inquadratura doveva sussurrare appena sufficiente.
Letteratura classica, polvere soffice e l'intimità dei pensieri nascosti.
Ci siamo ispirati al cinema quieto, alla stillness editoriale e al linguaggio visivo delle biblioteche. Non lucido o rumoroso, solo luce soffusa, carta invecchiata e la sensazione di aver appena perso qualcosa.
Alcune storie non sono scritte, ma sono vissute.
Untold è un invito a leggere tra le righe per notare ciò che è nascosto in bella vista. E a ricordare che lo stile, come una buona storia, non si spiega sempre da solo.
Prossimi progetti.
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